Dove eravamo rimasti?
LUCE E OMBRA
Francesco le parlava spostandosi di tanto in tanto i folti ricci via dagli occhi.
Col tempo i suoi tratti si erano fatti più severi e spigolosi. Ora non le appariva più come il ribelle sognatore che era stato, ma per ciò che era: uno spento ragazzotto di provincia, incastrato in un matrimonio infelice e precoce, che non avendo trovato di meglio per sostentare la sua famiglia aveva trovato rifugio come impiegato nel vivaio del padre.
Laura lo aveva richiamato dopo aver ingollato affamata dei cannelloni, lui non aveva perso tempo a chiederle di prendere un caffè. Gli avrebbe dato dello sfacciato, ormai aveva una sua famiglia, ma l’idea di rivederlo l’aveva fatta sentita frivola ed allo stesso tempo appagata: il pensiero che lui l’avesse cercata appena aveva rimesso piede a Coreto aveva fatto scattare qualcosa in lei. Era persino andato a prenderla con la sua auto, insistendo sul fatto che se fosse andata a piedi ed avesse ricominciato a piovere si sarebbe bagnata.
Ed eccoli: stesso bar, stesso tavolino in veranda.
-Come ci si sente? Voglio dire: è passato tanto.-, le chiese giocando con la bustina dello zucchero.
-Spaesata. Tutto sembra uguale ed invece è totalmente diverso: anche tu!-, disse pizzicandogli una ciocca di capelli che tornò immediatamente su come una molla.
-Tu invece sei sempre uguale! Riuscirai mai ad essere seria mentre ti parlo?-, disse sorridendo spostandole la mano sul tavolo mentre si guardava attorno.
-Non sono io quella sposata.-, si rigirò la sigaretta fra le dita.
-Non sono io quello che è andato via.-, disse prendendo una sigaretta dal pacchetto sul tavolo.
-Non sei felice?-, chiese porgendogli l’accendino.
-Tuo padre come sta? Lo vedo spesso in giro. Sembra che se la stia cavando bene.-, disse lui spostando il suo sguardo verso la piazza, cercando di ovviare il discorso precedente.
-Già. Michele è riuscito da solo in ciò che per anni non siamo riusciti a fare insieme.-, disse spostando lo sguardo nella sua stessa direzione.
-Ora gli sarà più difficile seguirlo con quello che è successo. Sarà felice che tu sia quì.-, disse Francesco mentre una donnina minuta e dall’andatura claudicante attraversava la strada.
-Cioè?-, chiese Laura continuando a seguire con gli occhi la sagoma della nonnina: l’aveva vista in sogno.
Francesco tirò via un giornale da uno dei tavoli vicini e glielo mise davanti. Il titolo diceva:
SI CONTINUA A CERCARE MARIA D’ ANNA.
– Comunque ora devo tornare a lavoro. Ti serve un passaggio?-, chiese alzandosi in piedi.
-No, tranquillo! Faccio una passeggiata.-, disse impacciata.
-Almeno prendi il mio ombrello. A domani! -, le baciò dolcemente la guancia.
-A domani?-, chiese dubbiosa.
-Michele mi aveva chiamato per tirare via le radici del limone e piantarne uno nuovo. -, le disse mentre si avviava verso l’auto.
-Ah, bene! Allora, a domani!-, rispose frettolosamente agitando le mani: l’anziana donna aveva imboccato un vicoletto. Aspettò impaziente che Francesco rimontasse sulla Polo e non appena svoltò l’angolo si diresse verso il vicolo.
La donna era reale ed a pochi passi da lei quando, improvvisamente, il cellulare trillò e, nel tentativo di chiudere la telefonata, le cadde rovinosamente sulla strada umida.
L’ anziana si voltò indispettita: -Non vi stancate proprio mai!-
Laura, pallida e tremante, la vide avvicinarsi.
-Voi dei giornali! Trasite, ormai.-, disse in un italiano arrangiato.
Laura cercò di dire qualcosa ma le parole le morirono in gola.
– Se mi dovete fare domande entrate in casa. Lo volete un po’ di dolce?-, provò ancora.
-Veramente…-, farfugliò.
-Siete a dieta? Vi faccio solo il caffè!-, le disse girando la chiave nella serratura di un vecchio portone in legno ed in un attimo si ritrovò in casa della donna.
Non sembrava minaccioso, ma molto sola. La fece accomodare in un salottino con poltrone rivestite in velluto verde e, dopo una breve sparizione oltre la porta del cucinino, tornò sorreggendo un vassoio con due tazzine ed una zuccheriera. Si era tolta il pesante cappotto, sul petto cadente un pendente con tanto di foto della ragazza in lacrime: per la prima volta sorrideva.
-Questa foto gliel’ ha fatta un amico. So che state pensando: amico o cliente? Forse tutti e due. A mia nipote gli volevano bene! Era brava , Mariuzza.-, disse sedendosi goffamente sulla poltrona di fronte a lei.
-Maria D’Anna?-, chiese sbigottita.
-Maria Laura, si. Perché sul giornale non scrivete mai il nome intero? Glielo dovete dire ai colleghi vostri…-, la indicò a mano aperta.
-Giulia!-, improvvisò.
-Io sono Matilde D’Anna. Diteglielo! Ma non siete di qui?-, chiese sospettosa.
-No, mi sono trasferita per lavoro! Allora: cos’è successo?-, doveva sapere.
-Fare la vita non è facile.-, sospirò girando il caffè,- Un padre non lo aveva, mia figlia l’ ha avuta giovane ed è morta pochi anni dopo, così l’hanno affidata a me. Di drogare non si drogava, ma tutto può essere: magari qualche malamente ha pensato di fargli la rapina o se n’è scappata. Si vedeva sempre con lo stesso ultimamente. Forse se l’è presa lui!-.
Finalmente sappiamo qualcosa di più! Ma cosa accadrà nel prossimo capitolo?
- QUALCUNO VUOLE PARLARCI. (33%)
- E' GIA' TUTTO SOTTO I NOSTRI PIEDI; (27%)
- TORNEREMO AL MONDO ONIRICO; (40%)

20/10/2018 at 08:59
onomatopeico… scusa 😉
20/10/2018 at 08:58
Ciao Norah,
bentornata. Devo confessarti che non ricordo molto della storia, ho riletto il penultimo capitolo per rientrarci e mi è tornato in mente qualcosa, ma non tutto. Spero non te ne avrai a male 🙂
Ultimamente c’è un ritorno di storie, molti racconti sospesi sono stati ripresi e questo è un bene, solo non riesco a leggere tutto e ne risente la visione d’insieme. Tuttavia, il tuo è un bel racconto, ben scritto e interessante. Questo nuovo capitolo sul sogno, con l’onomatopico DIN DIN mi è piaciuto molto, hai uno stile chiaro ed evocativo. Aspetto il prossimo, tu non farci aspettare troppo, perfavore 🙂
Alla prossima!
p.s. ho votato “menzogne”
20/10/2018 at 08:40
Ciao Norah.
Felice di rileggerti. Mi intrigano questi racconti in cui una persona riesce a entrare in contatto così stretto con i fatti del passato.
Ho scelto realtà.
Grazie e alla prossima.
17/10/2018 at 23:39
SONO ANCORA VIVA!
E sono tornata….
spero vi piaccia questo nuovo capitolo e prometto di non sparire più! 😀
23/08/2018 at 23:43
Ciao. Ho scelto “qualcuno vuole parlarci”.
Spero che tornerai a mettere mano alla tua opera, anche se è passato un anno. Sono curioso di vedere dove andrai a parare.
Alla prossima.
17/10/2018 at 23:41
Ciao! Grazie mille…da ora puoi riprendere a leggere 😀
31/10/2017 at 16:06
Ciao!
Ho inziato la lettura del tuo racconto soltanto adesso, e ho letto tutti i capitoli senza interruzioni. Brava! Hai creato un vero e proprio capolavoro! Ho optato per la terza opzione.
26/10/2017 at 10:19
Ciao,
sono appena approdata al tuo raconto, e ho letto tutti i capitoli di seguito. brava, bellissima ambientazione, belli i dialoghi e ben delineati i personaggi,
Noto che non scrivi da un po’. Spero di poter leggere la continuazione di questo racconto.
A presto e ancora complimenti!
29/08/2017 at 19:27
Buonasera NorahEmme, in questi giorni mi sono letta Kitsune e l’ho trovato molto curioso, così ho cominciato a seguire questa tua seconda storia. Trovo che tu abbia fatto un salto di qualità, se posso permettermi di scriverlo. La tua narrazione è molto più sciolta e mi piace il modo in cui riesci ad alternare i momenti terrificanti e quelli più tranquilli 🙂
Buona scrittura!
24/08/2017 at 12:52
Ciao Norah.
La tua storia unisce il mistero del giallo con l’ansia di nervosismo provocata da un buon
racconto di paura.
Sei proprio brava, non sempre le unioni di genere finiscono bene: spesso lo scrittore divaga troppo da una parte, mentre dovrebbe approfondire altre questioni, solo l’esperienza riesce a portare qualcosa di buono.
Dici di essere una segretaria, perciò hai a che fare quotidianamente con le parole e frasi di tutti i generi e campi.
Il tuo racconto mi ricorda lievemente Insomnia di Stephen King, e il tuo stile e il suo non sono poi così differenti.
Però, dato che non manca molto alla conclusione della storia, ti consiglio di mettere più suspense tra una riga e l’altra, devi incuriosire ma spaventare, coinvolgere il lettore ma anche incutergli terrore.
Comunque hai ancora quattro capitoli per farlo, per ciò non ti metto fretta.
Se hai voglia di passare a leggere il mio racconto mi farebbe piacere.
Ti seguo.
21/08/2017 at 14:46
TORNEREMO AL MONDO ONIRICO…
Sta virando nel giallo questo horror, mi piace 😉 il capitolo mi è piaciuto, soprattutto la parte conclusiva con lo scambio di battute tra le due donne, molto realistico grazie al dialetto dell’anziana. Condivido, però, il commento di Paul, avresti potuto creare più suspense nell’introdurre il personaggio, giocare sul dubbio che fosse reale.
Ciao Nora, a presto.
14/08/2017 at 12:39
È GIÀ TUTTO SOTTO I NOSTRI PIEDI.
Non ho la benché minima idea di cosa ciò significhi.
Però magari ci aiuterà a capire il motivo per cui la nostra protagonista sia una pazza visionaria.
Ciao Nora,
a presto
14/08/2017 at 11:28
È già tutto sotto i nostri piedi, perché non ho capito cosa significhi, quindi mi intrippa. ^^
Quindi quei sogni erano visoni di persone vere, bene, indaghiamo.
13/08/2017 at 23:25
E’ un peccato sprecare con mezza frase il fatto che la vecchia fosse la stessa del sogno sul pullman (ammesso che si riferisse a quel sogno). Ci avrei giocato di più sopra. Magari l’avrei suggerito mediante la descrizione della donna e soffermandomi su un dettaglio che la accomunasse con la sua versione onirica, senza svelarlo esplicitamente ma lasciando al pubblico la possibilità di arrivarci da solo. Non lascerei da parte il mondo onirico. Ormai deve diventare una parte fondamentale della storia, altrimenti tutto il primo capitolo risulterebbe pressochè inutile 😀
12/08/2017 at 21:26
Cuao Norah, bentornata!! Aspettavo da un po un tuo nuovo capitolo, e vedo che questo ha introdotto molte novità. Da questo punto di vista l’ho trovato molto interessante, anche se ad essere sincera, rispetto ai precedenti per me è risultato meno scorrevole. Hsi abbondato un po troppo coi gerundi, ad esempio. ..
per il prossimo direi che sta tutto sitto i nostri piedi…mi ha incuriosito 🙂
Buona serata!
Ps: ho pubblicato un nuovo episodio anch’io e mi farebbe piacere se mi dessi un tuo parere 🙂
12/08/2017 at 20:22
Ritorniamo nel mondo onirico. Una scrittura passionale. Lacrime amare è il capitolo che mi ha trasportato più di tutti nel mondo di Laura. Ora voglio capire cosa sta succedendo di strano nella sua vita. Ciao
12/08/2017 at 18:28
Ho votato che qualcuno vuole parlarci.
Episodio che si, ci apre a nuove strade, tuttavia il tempo e i capitoli a disposizione ci sono, vedremo.
Ciao e a presto.
12/08/2017 at 17:21
Scelta difficile ma ho votato per l’onirico: ci può mostare più dettagli o qualcuno può parlarle tramite questa dimensione e far capire che è tutto sotto i nostri piedi :D. Mi incuriosisce il mistero, al prossimo capitolo. Ciao.
12/08/2017 at 16:46
L’ ex aequo fra amico ed ex mi ha un pò mandata in confusione ma alla fine ho scelto per l’ex!
Mi auguro che il capitolo vi piaccia e mi scuso se è passato del tempo.
Buona lettura!
11/08/2017 at 20:06
Ciao NorahEmme, ho recuperato il tuo racconto. In genere non amo l’horror (sono una fifona), ma ti seguo con piacere. Ho scelto l’amico.
Se ti va, dai un’occhiata al mio nuovo racconto.
12/08/2017 at 16:47
Ciao Tina e grazie per il voto! Passo a dare un’ occhiata alla tua nuova storia 😀
09/08/2017 at 01:01
A mio parere hai dato troppo spazio al viaggio, a discapito di una più approfondita contestualizzazione della storia principale. Non dai tempo al lettore di abituarsi alla nuova realtà della protagonista (la casa) che già succede qualcosa. Capisco l’esigenza di affrettare gli eventi causa il limite dei 10 capitoli, ma scalettando meglio gli eventi e, soprattutto, minimizzandoli all’essenziale, riusciresti a dare i tempi giusti. Ad esempio, la tensione tra Laura e il padre arriva all’apice troppo presto. Io avrei optato per un crescendo in parallelo al crescendo degli eventi paranormali di cui Laura è vittima. Si vede troppo e troppo presto.
30/07/2017 at 22:54
Un caro amico, è sempre la risposta più inquietante. ?
07/08/2017 at 10:57
Giustissimo! Grazie per aver votato?
29/07/2017 at 09:44
Ciao Norah,
io ho optato per un ex, anche se forse così mettiamo altra carne al fuoco….
Sono contenta di aver trovato il tuo racconto tra gli horror (un genere che amo molto) perché è tra i più interessanti che ho letto finora.
Hai la capacità di tratteggiare ambienti e personaggi con grandi sfumature, attirando ilettore nella storia proprio come se fosse lì. Bellissimo il particolare della ragazza sul soffitto, mi ha ricordato The Grudge ( grande horror!).
Buon fine settimana!
07/08/2017 at 11:01
Ciao Artelisa!
Sei stata gentilissima e grazie per aver votato ?
In effetti non ti sei sbagliata: la scena rimanda molto a the grudge ma la cosa non è stata voluta ?
28/07/2017 at 10:10
Il suo ex…
Ho “visto” la ragazza sul soffitto, l’hai descritta così bene che mi perseguiterà per un po’ 😉
Brava 🙂
07/08/2017 at 11:02
Ciao Anna! Spero di non averti disturbata troppo con questa scena ??
26/07/2017 at 20:39
Capitolo intenso e pregno della giusta tensione.
Per il prossimo ho votato per il suo ex, vediamo che accade. Ciao e al prossimo 🙂
07/08/2017 at 11:05
Ciao Danio e grazie per aver votato commentato! Negli scorsi capitoli ho tracciato a grandi linee un quadro familiare poco piacevole ma reale quindi un ritornò al surreale ed al mondo onirico era dovuto ?
Alla prossima!
26/07/2017 at 17:24
Io dico un suo ex.
La ragazza sul soffitto e il fratello che glissa sulla sua domanda fanno sorgere degli interrogativi importanti.
Bella la scena della voce gorgogliante, mi ha fatto aumentare la voglia di provare a scrivere un horror anche a me. Appena posso inizio a buttare giù qualcosa 🙂
Adesso però ho anche voglia di cannelloni.
Forse sono troppo influenzabile 😀
07/08/2017 at 11:08
Ciao Fue! Grazie per il commento: sono morta dal ridere per la faccenda dei cannelloni ?
Alla prossima e se scriverai un horror lo leggerò volentieri ?
26/07/2017 at 17:18
Ciao Nora,
Con le ferie di mezzo ero rimasta un po’ indietro 🙂 ho votato per “un caro amico”!
Aspetto il seguito!
05/08/2017 at 17:49
Grazie per aver votato! Ciao cara ?
26/07/2017 at 11:41
Ciao.
Ho scelto il collega perché mi sembrava un netto richiamo alla realtà di tutti i giorni dopo questa parentesi di ricordi del passato e di allucinazioni/visioni.
Molto ben resa la scena della camera da letto con la “presenza” terrificante.
26/07/2017 at 14:51
Ciao Befana e grazie come sempre!
L’ orrore doveva ripresentarsi nel momento della confusione più totale o non avrebbe reso molto, almeno secondo me 😀
Un ritorno alla realtà quotidiana ci sta ma sarebbe anche tanto stressante visto che è in ferie 🙂
26/07/2017 at 16:00
Bé è un horror, un po’ di incubo da lavoro in ferie non stonerà 😉
26/07/2017 at 00:10
Stavo per cadere anche io per terra O_O
Bravissima. Le tue descrizioni non sono mai cariche di autocompiacimento, ma sono sempre parte dell’intreccio. Brava nel rendere i momenti di pathos e di tranquillità della protagonista. 🙂
Voto per il suo Ex.
26/07/2017 at 14:58
Ciao Basilissa e grazie per essere tornata a trovarmi!
Mi auguro di non averti fatto venire gli incubi 😀
Come sotto: l’ex potrebbe rappresentare una finestra aperta sul passato della protagonista, questa volta si parlerebbe di storia personale 😀
25/07/2017 at 21:05
L’incipit è la parte migliore. Descritta molto bene fini nei minimi dettagli, è stato come vedere la scena di un film. La creatura nell’angolo mi ha fatto addirittura più paura della scena nella quale la vediamo distintamente. A volte sono le cose che percepiamo e non vediamo a spaventarci di più. Per la scelta, io credo che si rivolgerà a un ex. C’è sempre un filo sottile che ci lega alle persone cha abbiamo amato. Anche se sono state pessime con noi, hanno fatto comunque parte della nostra vita, ci conoscono, non saranno mai degli estranei. A presto Nora e complimenti per il brano.
26/07/2017 at 14:54
Ciao Hannock e grazie per il commento ed il voto!
Sono felice che tu abbia apprezzato questo nuovo tuffo nella parte oscura della mente della protagonista.
L’ex è una scelta interessante: con lui sarebbe un ritorno al passato in tutti i sensi…;)
25/07/2017 at 19:13
Grazie a tutti voi per aver commentato e votato!
Purtroppo non sono riuscita a rispondervi uno per uno come faccio di solito, ma vi ho letto tutti ed ho apprezzato ogni riga 🙂
Spero tanto che questo capitolo vi piaccia ed anche che vi terrorizzi un pochino…non troppo altrimenti poi chi mi vota più?! XD
Faccio un giro fra le vostre storie: a rileggervi tutti!
PS: esatto Cinzia! I pedalini non sono altro che i fantasmini (calzini) 😀
21/07/2017 at 22:41
Ho scelto anch’io la camera, anche se ero tentata dal pronto soccorso che però avrebbe fatto perdere troppo tempo prezioso e tutto sommato non era utile alla storia. Bella l’immagine della tazza di Ines ormai inservibile che pendeva sul lavello. Ho trovato qualcosa di struggente e qualcosa di macabro. Un bel mix. A rileggerti.
21/07/2017 at 08:04
Direi che la più logica é la camera. La discussione tra i due era necessaria.
Mi piacerebbe un nuovo capitolo inquietante 🙂 dopo questa lite.
20/07/2017 at 02:40
Ciao Norah, è la prima volta che ti leggo e spero di farlo ancora, fino all’ultimo capitolo.
Apprezzo molto il tuo stile oltre che il lessico che utilizzi, potresti limitare un po’ l’uso degli aggettivi, nonostante ciò trovo che tu sappia sceglierli con cura, le tue descrizioni sono tutt’altro che banali.
Al momento mi sembra che la situazione sia ancora piuttosto tranquilla, nonostante l’escalation nel confronto verbale con il padre, attendo il capitolo successivo.
19/07/2017 at 20:14
Ciao Norah,
questo capitolo mi è piaciuto davvero molto, sia per la scrittura scorrevole, che per quei particolari che hanno arricchito delle scene molto palpitanti (l’asciugamano sbiadito, la tazza della madre, il corpo a marcire. ..un vero colpo nello stomaco quello…) …per il prossimo ho votato vialetto di casa. ..l’opzione più singolare 🙂
Ciao, Cinzia
Ps: ma che sono i pedalini? Calzini?
16/07/2017 at 15:31
In pronto soccorso, ma cosa ci fa lì? E la ragazza… è un medico? 🙂
16/07/2017 at 11:41
In camera, visto che il padre l’ha acchiappata prima che cadesse, non penso che la sdrai sul viale, o dici di sì, visto che è un cattivo padre?
Intrigante la commistione di ricordi/rancori/strane visioni (allucinazioni?)
Chissà se si sveglierà dal sogno
15/07/2017 at 14:22
Secondo me nel viale di casa e non si sveglierà affatto, la ragazza del sogno inizierà a tormentarla.
Ciao, ciao!
15/07/2017 at 12:03
In camera sua…
Wow, capitolo stupendo: la tensione tra padre e figlia cresce; i ricordi si mescolano alla realtà, sconvolgendola completamente; i rimorsi e i rimpianti si rincorrono in una folle corsa… e tu sai usare molto bene la tecnica dello show don’t tell 😉
L’unica cosa che modificherei è quel “inciso su” con “inciso sopra”, penso suoni meglio.
Ciao 🙂
14/07/2017 at 18:56
Io dico che si sveglia in camera sua
14/07/2017 at 18:11
In camera.
Non si va all’ospedale per uno svenimento, e sul viale di casa mi sembra improbabile, anche se negli horror di certo non c’è nulla.
Bello scontro tra padre e figlia, avanti così 🙂
14/07/2017 at 17:29
Ciao Norah,
Bel capitolo esplicativo.
Ora la situazione dovrebbe essere ben chiara a tutti.
Io dico nel suo letto, così restiamo nel contesto della casa e dei ricordi maledetti.
Rallenty non mi piace, avrei scritto rallentatore o cose simili.
a presto
14/07/2017 at 16:36
Ciao a tutti voi che capiterete da queste parti!
Nello scorso episodio avevano vinto i ricordi ma dato che molti di voi spingevano per il possibile litigio ho provato a non deludere nessuno.
Buona lettura e, come sempre, fatemi sapere quali sono le vostre impressioni e se il capitolo vi è piaciuto (o anche no)! 😉
13/07/2017 at 13:49
Parto questo commento facendoti i miei più sinceri complimenti.
Il testo è scritto veramente bene, sintassi, grammatica, figure poetiche (vivisezionare il telefono…. è bellissima quella frase)…mi piace veramente molto questa storia, seguo interessato all’evoluzione di questi testo. Per ora tutto è calmo però non voglio perdermi nulla 🙂
Complimenti ancora
14/07/2017 at 16:33
Ciao SilentiUmbra! Sono davvero lusingata dalle tue parole!
Spero che i prossimi capitoli ti piacciano 🙂
13/07/2017 at 08:31
Io voto litigio. Tra il padre teso come una corda di violino, lei che è rimasta così delusa e contrariata dal suo comportamento e il fratello che non le ha detto nulla e copre il padre, direi che l’armonia non è così facile da realizzare.
Ciao!
14/07/2017 at 16:42
Ciao Buga e grazie per essere passata a farmi visita!
Sicuramente lei ed il padre hanno un rapporto da rivedere: vbedremo cosa succederà prossimamente!
A rileggerci! 😀
13/07/2017 at 07:53
Eccomi, scusa anche me per il ritardo… sono sempre con il cell. E mai con il PC.
Mi piace molto questa evoluzione. 🙂
Sono molto indecisa perché per me andrebbe bene un litigio con il padre+ricordo. Voto ricordo per conoscere meglio il padre, la famiglia e la casa. A presto 🙂
14/07/2017 at 16:38
Ciao cara Basilissa!
In qualche modo credo di averti accontentata 😀
Un bacione!
12/07/2017 at 09:47
Perdonami l’attesa, ero convinta di aver già commentato la tua storia, invece scorrendo la pagina mi rendo conto che non è così. Probabilmente ne ero convinta perchè l’avevo già letta. Mi riscatto subito: voto per i ricordi. Hanno sempre quel sapore vago di tristezza, e solitamente portano in due strade: armonia, per i bei momenti risvegliati dalla voce, oppure ai litigi, perchè spesso e volentieri i ricordi sono caratterizzati da rancori seppelliti e battaglie lasciate a metà, e sarebbero anche le altre due opzioni messe a disposizione. Quindi mi sento di stare nel mezzo scegliendo i ricordi. Detto questo, mi sono piaciuti moltissimo tutti e tre i capitoli, ed attendo con ansia il seguito 🙂
14/07/2017 at 16:40
Ciao Elena e grazie per aver lasciato un commento e per aver votato.
I ricordi generano emozioni e, come si sa, le emozioni possono essere difficili da gestire: spero che il capitolo sia abbastanza soddisfacente!
09/07/2017 at 23:16
Ciao Norah,
io dico ricordi, in questo caso credo che saranno malinconicamente evocativi.
Altro capitolo dalle descrizioni molto vivide: l’unico appunto che posso farti è l’uso del presente ad un certo punto della narrazione….a me stona sempre un pò il passaggio da un tempo ad un altro, sorry 😉
Per il resto episodio coinvolgente e…grazie per la lezione di botanica 😉
Condivido un pò l’osservazione di LittleRedOwl sul fatto che sia comprensibile che il padre abbia voluto abbattere una pianta legata ad un ricordo così doloroso.
Comunque le dinamiche di questa famiglia sono ancora tutte da scoprire, e quindi…alla prossima!
10/07/2017 at 01:51
Ciao Cinzia e grazie per essere tornata a trovarmi!
Sul passaggio da un tempo all’altro devo darti ragione: non ero molto convinta neanche io di questa scelta ma ho voluto tentare. In ogni caso non accadrà più perché, come hai detto tu, stona!
Questa faccenda dell’albero mi ucciderà, comunque giuro che ha una sua logica ?
09/07/2017 at 15:30
Litigio, per me ci danno di litigata, ma di quelle sbroccate che poi dopo è tutto più semplice, tipo sfogo che fa stare meglio.
10/07/2017 at 01:55
Ciao Andrea e grazie per aver votato! Ottima idea la tua e non ti nascondo di averci pensato io stessa: se l’opzione vincerà potrei pensare di sfruttare questo genere di situazione ?
Alla prossima ?
08/07/2017 at 06:50
La tensione, a volte, è solo il preludio di un furioso litigio. Tra Laura e il padre c’è qualcosa, è chiaro, e l’accenno alla scomparsa della madre è probabilmente il fulcro.
Altro bel capitolo, vediamo se questa tensione riuscirà a stemperarsi o se invece aumenterà.
Ciao e a presto 🙂
08/07/2017 at 21:52
Ciao Danio! Come sempre riesci a cogliere i miei pensieri…da come stanno andando le cose mi sa tanto che faremo un tuffo nel passato ma magari il litigio ci sarà
ugualmente ?
07/07/2017 at 23:49
Ciao Nora,
Anche questo capitolo mi è piaciuto un sacco!
Ho votato l’opzione “ricordi”, non ti nascondo che l’ho fatto anche nella speranza di saperne di più sulla madre di Laura, ma sono pronta a ogni risvolto che vorrai dare alla storia!
A presto!
08/07/2017 at 21:49
Ciao Vale!
Sono felice di averti incuriosita ?
Alla prossima!
07/07/2017 at 16:00
Dopo 4 anni ritrovare la casa…ricordi, che porteranno una dose di armonia e alcune di litigi ^^
08/07/2017 at 21:47
Così è giocare facile ?
Grazie per aver votato, cara Barbara!
08/07/2017 at 21:47
Befana*
Dajeeeeee!
07/07/2017 at 15:09
Tornare in un posto dopo quattro anni, il suicidio della madre, per me la parola d’ ordine non può essere che ricordi.
07/07/2017 at 01:29
Litigio, ovviamente.
07/07/2017 at 03:02
Chissà perché ma mi aspettavo esattamente questa scelta da parte tua ?
07/07/2017 at 00:26
Concordo con Littleredowl per quanto riguarda la pianta di limoni. Cresce così velocemente? Il padre ha fatto bene a tagliarla? È un ricordo positivo o negativo per la nostra protagonista? Proprio per questo ho votato ricordi.
Ciao NE,
a presto
07/07/2017 at 02:50
Ciao Fue, dato che avete posto le strade domande ti invito a guardare la risposta al gufetto! Grazie per essere passato a trovarmi ?
07/07/2017 at 02:56
*stesse….non strade! Stesse stessa stesse ?
06/07/2017 at 21:55
Parola d’ordine… armonia! Il litigio, date le premesse, mi pare troppo scontato, i ricordi rallentano troppo il ritmo, almeno in questo stadio…
Francamente la scelta del padre di abbattere l’albero a cui la moglie si è impiccata non mi pare proprio così folle. Voglio dire, mi pare comunque un simbolo sgradevole, qualcosa che difficilmente si potrebbe coltivare con amore. Non sono sicura che l’attaccamento che la nostra protagonista sembra provare per quella pianta non sia vagamente morboso…
Sono curiosa di capire qualcosa di più delle logiche di questa famiglia.
Ps. con che velocità cresce una pianta di limoni?
07/07/2017 at 02:49
Il limone in questo caso a lei ricorda un momento felice in famiglia, mentre il padre, sopraffatto dall’alcol, lo demonizza: sono semplicemente diversi punti di vista. Proprio come identificare un bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno!
Comunque un albero di limone cresce 20 cm all’anno ed arriva a misurare anche 7 metri d’altezza (poi dipende dal tipo di limone: il mio quattrostagioni non arriva neanche a un metro e venti, ma è una sua caratteristica), solitamente vengono venduti già alti intorno al metro e mezzo per essere piantati in giardino. Se lo hanno piantato quando aveva cinque anni, ed in questo racconto la protagonista ne ha approssimativamente 28, quanto sarà alto il limone? Corso di giardinaggio gratuito!
07/07/2017 at 02:54
Ah, ovviamente consideriamo l’altezza massima!??
Grazie comunque per il commento ed il voto! Quando c’è da chiarire qualcosa chiedi pure ed io risponderò?
Ciao!?
06/07/2017 at 20:10
“L’imbarazzo ed il disagio fra padre e figlia erano palpabili” lo era davvero, sempre brava nel mostrare le emozioni ;).
07/07/2017 at 02:59
Grazie Anna! Sono sempre felice di sentire qualcuno afferrare le emozioni dei personaggi, spero di riuscire a far passare sempre quel qualcosa !
Alla prossima!
05/07/2017 at 20:01
Ciao, direi a casa… Mi sembra il posto più naturale verso cui dirigersi.
Non sono ben riuscita a raffigurarmi il posto in cui si svolge la storia, anche se le descrizioni sono indubbiamente ben fatte… Forse perché io stessa vivo in un paesino e mi viene automatico fare i confronti con la mia realtà e quella raccontata da te.
L’ horror non è il mio genere prediletto, ma una storia ben scritta invoglia certamente alla lettura… Passerò ancora da queste parti! Alla prossima!
06/07/2017 at 03:12
Ciao gufetto rosso, grazie per aver votato e commentato!
Comunque il paesino ancora non lo abbiamo visto nei capitoli, stazione dei bus a parte, ma se ti sei persa fra le mie parole proverò a fare chiarezza: la storia si svolge in autobus per il primo capitolo, mentre per il secondo vediamo come scenario l’autogrill, di nuovo il bus ed infine si arriva alla stazione del paese. Mi dispiace se lo hai trovato confuso!
Coreto ovviamente non esiste ma nei prossimi capitoli lo renderò il più vero possibile e vivendo in un piccolo paese anch’io credo di avere non pochi spunti per farlo ?
Alla prossima cara!
06/07/2017 at 03:16
O caro!*
Ho dato per scontato che fossi una donna…ed in realtà io le biografie di voi altri le leggo sempre! Mi incuriosite ?
05/07/2017 at 12:41
Michele dimentica qualcosa.
05/07/2017 at 16:23
Grazie per aver votato ?
04/07/2017 at 19:28
Ciao Norah,
mi fa piacere leggere un horror, mi piacciono gli horror, e trovo interessante il tuo titolo 🙂
Ho apprezzato le tue descrizioni molto vivide e sono curiosa di sapere cosa ci riserverai…intanto dico casa..cosa c’è di meglio con un tempo da lupo, dopo un lungo viaggio e un incubo a occhi aperti?? A presto!!!
05/07/2017 at 11:34
Ciao Cinzia e grazie per il voto, ma soprattutto grazie per aver commentato! Leggere le vostre idee e opinioni è motivante, sapere che il mio stile colpisce per le descrizioni lo è ancora di più?
L’opzione della casa momentaneamente vince su tutte, quindi non ti resta che attendere il prossimo capitolo per sapere se ci saranno altre apparizioni della nostra “amica”!
A presto?
04/07/2017 at 17:44
In ufficio… mi sembra più consono per un horror, lei potrebbe avere un altro incubo… magari reale 😉
Mi piace sempre più il tuo stile, riesci a trasformare le parole in immagini e mi sembra di assistere alla proiezione di un film, brava 🙂
05/07/2017 at 11:43
Ciao Anna, grazie come sempre per le belle parole e per aver votato!
Una breve sosta in ufficio potrebbe darci tempo per un nuovo incontro, effettivamente…. ormai il vaso di Pandora è aperto: tutto può succedere ?
03/07/2017 at 22:28
A casa.. almeno così farei io…
Sarò sincero, l immagine di quella vecchia mi accompagnerà per molte notti.. hai reso molto bene l idea dell orrore che può generare l assurdo… Ed è una cosa che mi fa venire i brividi.. brava.. attendo il seguito…
Ciao
03/07/2017 at 23:28
Ti ringrazio di cuore! Le tue parole mi lusingano…Riuscire a creare un’icona del terrore sarebbe un sogno ma se questo racconto dovesse essere causa del tuo mancato sonno provvederò a spedirti una confezione formato famiglia di sonniferi ?
Spero di leggerti ancora ?
03/07/2017 at 21:33
Scrivi davvero molto bene e la lettura scorre piacevolmente.
Sono curioso di conoscere la famiglia.
03/07/2017 at 23:21
Grazie mille per i complimenti e per aver cotto! Sono felice che a lettura sia scorrevole, ma soprattutto sono felice di aver stimolato la tua curiosità ?
Alla prossima, figlio del mondo ?
04/07/2017 at 00:37
Cotto=votato
Vi avevo avvisati: il correttore automatico per me è come la kryptonite per Superman!
03/07/2017 at 20:30
Ciao Norah,
secondo me potrebbero fare prima una tappa nello storico bar, di certo Michele avrà i suoi giri in paese 🙂 e noi potremmo avere un assaggio dei pettegolezzi che girano a Coreto XD
Ciao!
03/07/2017 at 23:17
Ciao Buga!
Il bar del paese è ottimo per carpire gli ultimi gossip!
03/07/2017 at 20:22
Dopo un simile viaggio, credo che Laura voglia solo andare a casa. Molto realistico il “rapporto” tra i due fratelli, punzecchiature a non finire ma un grande amore. Michele ha nominato la mamma parlando della macchina; c’è ancora? è morta? esiste anche un padre? E allora conosciamola questa famiglia.
Ciao e a presto 🙂
03/07/2017 at 23:10
Volevo creare il tipico rapporto di amore ed odio fra fratelli, quel legame unico ed indussolubile che li identifica come tali….
Tornando a noi, mio caro Danio, le tue domande avranno disposta appena possibile ?
03/07/2017 at 18:29
Io voto per l’ufficio, mi punzecchia di più 🙂
03/07/2017 at 19:34
Eh, questo ufficio! E che ufficio!
03/07/2017 at 18:26
Sono sempre stata appassionata al genere Horror, ma non ho mai trovato uno spunto adatto a scriverci su.
Complimenti! La tua storia mi sta davvero catturando!
03/07/2017 at 19:32
Ciao Vale e grazie per essere passata a trovarmi…spero davvero di non deluderti visto la permessa ?
03/07/2017 at 19:34
*premessa
Pardon! Il correttore è il mio migliore amico quando si tratta di cattive figure!
03/07/2017 at 18:13
Bellissimo anche questo secondo capitolo. Descrivi in modo molto chiaro, mi piace molto il tuo stile. Sicuramente li dobbiamo conoscere meglio, però per me potrebbero passare dall’ufficio di Michele. Magari, mentre lui sale in ufficio, lei potrebbe rivedere la dolce ma terribile nonnetta dell’autobus 😉
03/07/2017 at 19:30
Ciao cara Basilissa e grazie per essere tornata!
Potrebbe essere un ottimo spunto ma per ora non mi sbilancio…la scelta è nelle vostre mani!
Muuuuuta sono! ?
03/07/2017 at 15:15
A casa.
Capita anche a me di dover vivisezionare il telefono, a volte.
Questo ritorno alla realtà e a uno stato di calma (apparente?) mette in appetito per eventuali orrori e sventure.
O no?
Ciao
03/07/2017 at 15:54
Ritornare alla realtà era necessario dopo lo sgomento iniziale: non voglio sballottarvi troppo!
Comunque parliamo di horror…l’orrore ci sarà in un modo o nell’altro!?
03/07/2017 at 08:46
Diritti a casa per conoscere subito l’allegra famigliola.
Cannibali? Assassini? Nulla di tutto ciò?
Va bene, ok aspetto il prossimo capitolo per saperlo.
03/07/2017 at 10:31
Ciao FueGod,
grazie per aver votato! Il tuo commento mi ha fatto sorridere: sono felice che tu sia impaziente! Se l’opzione scelta da te vincerà scoprirai qualcosa in più ?
03/07/2017 at 02:17
Ho votato “semplicemente” a casa, sono troppo curioso di conoscere la famiglia. A presto!
03/07/2017 at 10:26
Grazie per aver votato ?❤
02/07/2017 at 18:02
Rieccomi, NorahEmme. Ho votato per i fratelli, vorrei che rimanesse sull’autobus quindi niente autostop e la solitudine mi fa paura 😀 😀
Proprio un bell’incipit: immagini vivide, rese molto bene, non hai aspettato una riga per entrare nel cuore dell’horror 😀
Mi è piaciuto soprattutto il fatto che all’inizio hai descritto una situazione molto comune (almeno per i pendolari): la pioggia sui finestrini, la tappezzeria damascata (eh, sì, la conosco bene!), così che mi sono sentito in un ambiente familiare. A questo punto, l’orrore!
Bello!
Ciao, ti auguro un sacco di ottimi giorni
02/07/2017 at 18:20
Ciao Erri, è davvero un piacere accoglierti fra i lettori del mio umile racconto!
Ti ringrazio per aver votato, per il complimento e per aver apprezzato le descrizioni di questo primo “orrido” capitolo: facendo anche io parte del clan dei pendolari, non potevo fare a meno di descrivere la noiosa routine del viaggio e la lieve nostalgia che si ha per casa 😀
Spero davvero di poterti sorprendere anche con il prossimo capitolo!
A presto ed auguro un sacco di ottimi giorni anche a te! 😀
02/07/2017 at 17:45
Ciao 🙂
Bell’inizio, da horror classico e scritto bene. Io ho votato solitudine, perché Laura mi ha dato quest’impressione sin dalle prime righe, di una ragazza sola.
Ottima la descrizione della vecchia, naturalmente seguo e attendo il prossimo 🙂
02/07/2017 at 18:08
Ciao Danio,
dopo aver letto la tua storia mi sento onorata di questo commento!
Grazie per aver votato e soprattutto mi fa davvero piacere leggere la tua opinione su un personaggio che spero di caratterizzare al meglio: per ora non posso sbilanciarmi nè fare troppe promesse ma spero di non deluderti! 😉
Alla prossima 😀
02/07/2017 at 16:33
Quando leggo racconti come il tuo capisco che ho ancora tanto da imparare. Sei davvero brava e non vedo l’ora di leggere il prossimo episodio. Curiosissima di conoscere i tuoi “scheletri nell’armadio”. Voto l’opzione dei fratelli. A presto!
02/07/2017 at 17:30
Ciao Basilissa,
grazie per aver votato e grazie le belle parole! Leggere commenti come il tuo mi rende davvero felice anche se credo di avere ancora tanto da imparare: molte cose le ho capite solo grazie a questo sito, alle persone meravigliose e piene di fantasia che lo popolano, alle storie altrui e, soprattutto, alle critiche e penso di poter dare ancora di più col tempo!
Tornando alla storia, di scheletri ne vedremo non pochi…fuori e dentro gli armadi! Spero di non deluderti…
Alla prossima! 😀
02/07/2017 at 16:21
ricambio volentieri la visita e provo con… l’autostop 🙂
02/07/2017 at 16:29
Sono colpita! Sei l’unico che è andato contro corrente…ci piace! 😉
01/07/2017 at 11:56
Solitudine, prima di leggere i commenti credevo che fosse un racconto a sé stante, e volessi fare un mini racconto a capitolo, a quanto pare no, curiosa di sapere come evolve la storia.
01/07/2017 at 15:15
Ciao Befana (spero non risulti come un’offesa XD)!
Grazie per aver votato, comunque capisco che possa essere un inizio un po’ movimentato ma è solo il primo capitolo di una storia e non di un’antologia…
Momentaneamente due opzioni sono alla pari quindi aspetterò ancora un po’ prima di scrivere il secondo capitolo 😀
30/06/2017 at 16:00
Fratelli… magari l’attendono alla fermata 😉
Ciao NorahEmme, ciò che adoro dei tuoi racconti è l’ambientazione quasi fiabesca e surreale che descrivi. Complimenti davvero 🙂
30/06/2017 at 23:42
Grazie Anna! Sono sempre felice di leggere i tuoi commenti e spero che il prossimo capitolo ti piaccia ?
29/06/2017 at 20:56
Che bell’incipit da horror classico (la vecchia sdentata con l’alito fetido è deliziosa).
A questo punto i fratelli sono l’opzione obbligata.
La scelta dell’mp3 è dovuta al fatto che il racconto è ambientato intorno al 2010? 🙂
ciao,
a presto
30/06/2017 at 01:09
L’mp3 ha un suo perché…ma non posso rivelarti nulla perché se lo facessi dovrei ucciderli! ?
Comunque grazie per aver votato e ,se non ti dispiace, mi piacerebbe capire perché trovi una scelta obbligata l’opzione scelta.
30/06/2017 at 14:41
Dopo la vecchia, un altro cliché horror potrebbero essere i fratelli (gemelli?) malvagi. Anche l’autostop ovviamente. Ma più i fratelli.
01/07/2017 at 00:06
Mi sento di puntualizzare una cosa: la “vecchia sdentata” (per usare parole tue) subisce una metamorfosi da vecchietta a ragazza a cadavere putrido ed io personalmente non lo trovo un cliché! Tanto meno mi metterei a scrivere un remake di Shining usando dei fratelli gemelli….forse mi dai un
po’ per scontato ma non credo di risultare così banale ?
Daje!
01/07/2017 at 11:05
A me i cliché piacciono, mi fanno sentire al sicuro 🙂
Pensa che volevo scrivere un racconto horror con un clown 😀
01/07/2017 at 15:19
Nell’horror si rischia il trash il più delle volte! Da amante del genere non li apprezzo moltissimo…ma i pagliacci ci piacciono! Soprattutto alla mia gemella malvagia incatenata in cantina…
29/06/2017 at 18:23
Impazzisco sempre per il tuo stile descrittivo, gli odori, i suoni, i colori, prendono tutti forma concreta nella mia mente. Mi incuriosisce la storia, perché laura sta facendo ritorno al suo paese? La signora anziana è stata davvero un brutto sogno? Ho votato fratelli.
Spero di leggere subito un altro capitolo, a presto!
29/06/2017 at 19:43
Avrai tutte le risposte a tempo debito! Grazie mille ?
29/06/2017 at 17:35
Solitudine. Laura sarà l’unica persona, al di fuori del conducente, rimasta sul veicolo?
29/06/2017 at 19:45
Lo vogliamo proprio horror,eh? Anche sola dopo sto sogno,povera donna ?