Dove eravamo rimasti?
Risveglio
In casa regnava un silenzio quasi assoluto, interrotto solo, di tanto in tanto, dall’eco lontana di una sirena o di un antifurto d’auto. Jonas aprì gli occhi e li richiuse un paio di volte. Si stirò mollemente, allungò le le affusolate zampe anteriori, sguainando gli artigli affilati, tese le poderose zampe posteriori e la coda, fremendo di piacere. Si scrollò, si leccò accuratamente le zampette, senza dimenticare di mordicchiarne i cuscinetti, si sfregò il muso; quindi si diresse sinuoso accanto al corpo addormentato del suo amico umano, dove si accovacciò, vicino, vicino, ad approfittare del suo calore.
Si sentiva un po’ solo, il piccoletto gli mancava, si era abituato ad averlo sempre addosso. Per settimane intere, lo aveva lasciato godere del tepore vellutato della sua pelliccia, lo aveva trasportato sul suo dorso e scarrozzato in lungo e in largo attraverso il quartiere. Aveva adorato farlo ridere e fremere di brividi, leccandolo con la sua lingua rugosa. Lo aveva accompagnato per giorni nella sua esplorazione tattile del mondo: le foglie secche, i ricci delle castagne, il fango. Gli aveva mostrato come entrare nel fienile dell’azienda agricola a qualche isolato da casa, e lo aveva veduto rotolarsi estasiato nelle montagne di fieno profumato e scricchiolante.
Sì, il piccoletto gli mancava, ma sapeva che si sarebbero rivisti, tra i gatti e la luna c’è sempre stato un legame speciale, una storia d’amore millenaria, impalpabile, ma non per questo meno reale. Ne era certo: ci sarebbero state altre notti di luna piena e nuove avventure con quell’insolito amico. E poi non poteva rimproverargli niente, aveva fatto davvero un ottimo lavoro, il piccoletto: Vlad non era più lo stesso, o meglio, certo, era sempre l’adorabile uomo che Jonas aveva adottato tanti anni prima, ma aveva una dose di energia, una tale voglia di vivere, emanava delle onde così positive ad ogni respiro, che il gatto si sentiva appagato. Sapeva che ora non avrebbe più dovuto preoccuparsi di lui, sorvegliarlo, proteggerlo, spronarlo. Ora il suo ruolo sarebbe stato unicamente quello di un amico, di un compagno di vita. Tutto era come doveva essere.
Tornò a stirarsi e si diresse in pochi balzi alla finestra: le prime luci dell’alba cominciavano a profilarsi all’orizzonte, il tempo si annunciava sereno. Come la vita di Jonas. Tanto più che aveva visto, un paio di giorni prima, un topolino correre dalle radici del ciliegio, in fondo al giardino, in direzione del capanno degli attrezzi. Doveva investigare: una tana di topini era proprio quello che ci voleva, per distrarlo e per fargli fare un po’ di movimento. Non voleva certo che il benessere diffuso che sentiva dentro di sé e dentro casa lo trasformasse in uno di quei grossi gatti d’appartamento, obesi e sedentari. Aveva un’anima di cacciatore, lui; e, una volta stanati i sorci, avrebbe offerto in dono il più polposo a Vlad. Cacciatore e generoso, ecco com’era.
Per ora, però, era il momento di svegliarlo, quel pigrone. Jonas abbandonò la sua postazione alla finestra, e tornò a saltare sul letto, poi passeggiò lungo il corpo addormentato per andare ad accovacciarsi beato sul suo petto. Solo allora cominciò a emettere delle fragorose fusa e a “fare i panetti” sul torace di Vlad, dandogli delle affettuose capocciate e strusciandosi contro la di lui barba nascente. Svegliati, amico, è ora di coccolarmi.
L’uomo aprì gli occhi stirandosi pigramente; uno sguardo al quadrante della sveglia accanto al letto: le 6 del mattino. Sospirò, poi gettò uno sguardo alla chitarra appoggiata al muro accanto al letto e sorrise soddisfatto. Guardò il gatto che lo fissava con i suoi occhi ammalianti, senza smettere di fare le fusa, e cominciò a grattargli vigorosamente la testa e il collo. «Io avrei dormito ancora un po’, vecchio mio, lo sai? Ma in fondo hai ragione tu, prima comincio più cose avrò il tempo di fare. Un’altra bella giornata ci aspetta. Vieni, andiamo a mangiare qualcosa. Poi si comincia».
E si diresse fischiettando verso la cucina, cercando di non inciampare nel gatto che lo accompagnava ondeggiandogli tra le gambe.
18/03/2016 at 11:12
Un bel finale rilassante, brava! A presto!
17/03/2016 at 23:44
Finale perfetto di un racconto perfetto! 🙂
Alla prossima storia!
Ciao 🙂
15/03/2016 at 19:36
Bellissimo! *w* Jonas ha concluso molto bene questa bellissima storia!
Sei stata veramente brava! 🙂
Spero di leggere presto un nuovo racconto! 🙂 ciao 🙂
13/03/2016 at 12:50
La parola a Jonas per il finale! Brava!
(Angolo writing nazi: per “azionari” intendi “azionisti”?)
13/03/2016 at 13:34
Sai che non me ne sono neanche accorta? Sono così tanti anni che vivo e penso un po’ in francese e un po’ in italiano, che a volte mescolo le lingue e coniugo nuovi vocaboli. Che vergogna, chiedo umilmente scusa. Azionisti, certo. O soci azionari, se si dice.
08/03/2016 at 22:40
Il racconto si chiama “il gatto” è giusto che sia lui a concludere la storia 😉
Questo capitolo è stato bellissimo!
Ciao 🙂
08/03/2016 at 23:11
Grazie!
08/03/2016 at 18:28
Bellissimo questo capitolo!!!! 🙂 Mi mancherà Mel!
Per il prossimo episodio… è giusto che sia Jonas a concludere la storia!
Brava! 😀
08/03/2016 at 23:12
Ci vorrebbe un Mel nella vita di ognuno… Grazie, tifo anche io per Jonas.
08/03/2016 at 17:10
Credo sia giusto che a concludere sia Jonas. 😉 bello questo capitolo.
08/03/2016 at 23:12
Grazie Pink
08/03/2016 at 15:25
Ovviamente sarà il gatto a concludere la storia! Molto bella!
08/03/2016 at 23:13
Grazie mille. La parola al gatto, allora
27/02/2016 at 11:33
Ciao Befana! Secondo me Mel gli farà ricevere il prestito di cui ha bisogno, magari mettendo fra le merci di scambio non solo la fortuna, ma anche il talento musicale di Vlad. Se sa commuovere e portare gioia nella vita di tante persone, non potrebbe farlo anche col cuoredipietra di un direttore di banca? 🙂 Buona scrittura!
27/02/2016 at 12:02
Non dirlo a nessuno ma è anche la mia prima opzione, con implicazioni un po’ più magiche forse. Vedremo. Forse chiederò consiglio al mio gatto! Vedo che hai cominciato una storia nuova, vado a leggerti.
26/02/2016 at 22:39
>Risolverà il problema (in un modo o nell’altro), MA…
Ma Vlaad dovrà prepararsi a fare il più grande concerto del SECOLO 😉
Bella copertina!
Come hai fatto a guadagnarla con “soli” 71 Incipoints?
Ciao 🙂
26/02/2016 at 23:21
Mmmmm, spero che la tua opzione non vinca, non ho nessuna idea a proposito di un nuovo Woodstock!
26/02/2016 at 23:23
Per la copertina non so, me l’hanno annunciata un paio di giorni fa e oggi è arrivata. Grazie al mio incommensurabile talento?
26/02/2016 at 23:38
Mi sono resa conto che il sito non riconosce le emoticon dell’ipad. Le mie risposte erano ironiche, nel caso non si fosse capito. 🙂
26/02/2016 at 21:35
MI piace molto questo Vlad che ha ritrovato la voglia di fare e di mettersi in gioco ^-^
Credo che Mel gli farà vincere una grossa somma!
Alla prossima 🙂
Ps: L’immagine di copertina è bellissima *-*
26/02/2016 at 23:25
Grazie, comincia a piacere anche a me. Mi mancherà. La copertina piace anche a me. Avevo chiesto gatto chitarra e luce, c’è tutto e l’effetto è proprio carino.
Ciao
26/02/2016 at 23:30
Sì! *w* Io amo i gatti e suono la chitarra(ma non sono brava come Vlad XD), quindi per me è stupenda 😀
19/02/2016 at 20:19
Contrastati.
Un altro bel capitolo, azzeccata la metafora sulla bicicletta, brava.
Alla prossima.
24/02/2016 at 10:41
Mi sto specializzando nelle metafore legate ai ricordi d’infanzia: torta della zia, bicicletta. Non so se ne troverò una per il prossimo capitolo. Sono felice che tu continui a leggerla in ogni caso.
18/02/2016 at 17:55
Contrastati. Sei brava a tirare fuori il meglio nelle situazioni più complesse. 🙂
24/02/2016 at 10:39
Mah, se lo dici tu! Ci proverò. Grazie della lettura
18/02/2016 at 15:22
Storia veramente carina! 🙂
Voto progetti contrastati.
Al prossimo capitolo! 🙂
24/02/2016 at 10:38
Grazie. Lo contrastiamo? Ma non troppo però, dai 😉
14/02/2016 at 22:04
Folletto
13/02/2016 at 21:35
Ospite.
Denso di malinconia questo episodio, mi è piaciuto molto.
Alla prossima.
13/02/2016 at 22:41
Mi fa piacere. E mi sa che devo cominciare a riflettere seriamente a vita morte e miracoli di questo spirito di luce.
13/02/2016 at 10:30
Voto per l’ospite. 🙂 a presto
13/02/2016 at 22:38
Un plebiscito
12/02/2016 at 21:32
Concentriamoci sull’ ospite.
🙂
13/02/2016 at 22:38
Proviamoci
12/02/2016 at 18:17
Torniamo a concentrarci sul nostro esserino 🙂
Questo capitolo mi è piaciuto tanto ^_^
Ciao 🙂
13/02/2016 at 22:37
Grazie ne sono felice
10/02/2016 at 14:56
Voto un tuffo nel passato, le cause che hanno generato il presente sono le più intriganti
11/02/2016 at 14:01
uhm. Siamo a 50/50, direi che passato e presente dovranno abbinarsi/combinarsi.
05/02/2016 at 23:45
Io voto il presente: voglio sapere chi è che lo ha contatto. Magari il famoso nuovo personaggio 😉
Ciao 🙂
06/02/2016 at 14:47
Bé, qualunque sia la scelta maggioritaria, quello non lo lascio in sospeso, vedremo chi è che lo interpella, mi sembra rigoroso. Ciao
05/02/2016 at 18:12
Io voto un tuffo nel passato, vado per ciò che non sarebbe consigliabile fare! 😉
06/02/2016 at 14:45
in fondo il presente è sempre ancorato al passato, o no?
05/02/2016 at 16:32
Concordo col presente 🙂
06/02/2016 at 14:44
mi sembra saggio! 🙂
25/01/2016 at 23:49
Adesso usciamo: magari il nuovo personaggio lo incontriamo fuori.
Ho adorato questo capitolo 🙂
Ciao 🙂
25/01/2016 at 20:22
Usciamo , ci vuole un po’ di esplorazione. 🙂
Ti consiglio però di andare più lentamente con la pubblicazione dei capitoli, così dai la possibilità di leggere. 🙂
24/01/2016 at 16:09
Come ti hanno già suggerito, conviene spezzare il testo ogni tanto, diventa più leggero . 🙂 Sono curiosa di sapere del gatto, a questo punto!
25/01/2016 at 15:12
Ci proverò, ci proverò.
24/01/2016 at 15:45
Anch’io sono incuriosito dal gatto. Piccola digressione per poi tuffarci a capo fitto nella storia principale. Ma il gatto sarà davvero co-protagonista?
Ciao 🙂
25/01/2016 at 15:11
In principio non lo era, ma ora mi sa che è proprio diventato un protagonista attivo della storia. I gatti fanno sempre di testa loro!
24/01/2016 at 10:26
Un suggerimento: andare qualche volta a capo, aiuta la lettura del testo.
🙂
24/01/2016 at 12:15
Hai ragione, ma a mio parziale discapito, credo che alcuni “a capo” me li sono persa nel passaggio da office al sito: togliendo gli spazi tra parole e punteggiatura ogni tanto tolgo anche certi a capo che dovrei lasciare. E poi diciamolo, scrivo un po’ come leggo: d’un tratto! 😉
24/01/2016 at 10:23
lettura scorrevole e “fresca”. Sono sicura che ti stai divertendo a scrivere.
Parliamo del gatto. Absolutely!
ciao
PS ti avrei voluto nel percorso del mio Cerchio…
24/01/2016 at 12:18
In effetti, questa era un test con me stessa: dopo anni a scrivere solo testi commerciali o “su ordinazione”, posso ancora inventare storie che qualcuno possa voler leggere? Ma confesso che sto un po’ divagando con sto gatto, penso già alla storia che vorrei creare dopo. Cerco di recuperare il tempo perso e vado a leggere Il Cerchio!
23/01/2016 at 15:25
Jonas… se ha salvato la vita a Vlad, deve trattarsi di un gatto speciale 🙂
Ciao.
23/01/2016 at 17:16
Bé, è un gatto, quindi è una creatura speciale per forza! 🙂
21/01/2016 at 16:57
Lo spiritello visita la casa.
Ciao, la tua storia mi piace molto e mi incuriosisce quello che potrebbe fare lo spiritello durante l’escursione, sperimentando esperienze nuove.
Seguo, alla prossima.
21/01/2016 at 01:10
Ecco, ho trovato cosa far leggere alla mia morosa. Se le dico che ci sono i gatti che fanno le cose magiche, ti trovo una fan così zelante che non te la scolli più di dosso.
Il racconto mi sta piacendo: son curioso di vedere come evolverà. C’è molto bisogno di bei racconti fantasy, su questo sito.
21/01/2016 at 13:31
Grazie, ma non avevo previsto di dotare il gatto di poteri magici, dici che dovrei? in fondo un gatto è smepre un po’ magico, non fosse per lo sguardo ammaliante. Vedremo
20/01/2016 at 22:49
Bel racconto, io sono amante degli animali è ho apprezzato molto, complimenti.
21/01/2016 at 13:29
Grazie, molto gentile. E siccome per ora quel poco che ho letto di Penelope mi è piaciuto molto, apprezzo ancora di più
20/01/2016 at 18:33
Bello, mi piace! Andiamo ad esplorare la casa. 🙂 a presto
20/01/2016 at 20:56
Grazie; Mi sa che mi tocca riflettere a quali meravigliose “scoperte tattili” possano aspettarlo!
20/01/2016 at 13:57
Insaziabile curiosità, ecco una sua prima caratteristica, assai felina direi!
Avanti a curiosare per la casa…
Ciao
🙂
20/01/2016 at 20:57
Però sarà meglio che stia attento al vero felino girovagando per casa, se no il racconto rischia di finire subito! 🙂
18/01/2016 at 19:00
Inizio molto carino!! Amo i gatti e i fantasy quindi già solo per questa accoppiata meriti un premio!
Ho votato per un demone
19/01/2016 at 20:52
Bé, i gatti, per me sono l’apice dell’evoluzione naturale! grazie, io vedo più uno spirito che un demone ma ci sto lavorando
18/01/2016 at 16:36
Ciaooo! 🙂 E’ un fantasy e io ci metto una creatura leggendaria! Ci vuole, eh!!! 😉 a presto
19/01/2016 at 20:53
Era anche la mia idea iniziale, ma credo che qua stiamo passando allo spiritello
18/01/2016 at 15:47
Ciao.
Trovo sempre interessante Quando un gatto e’ coprotagonista.
Avanti con la terza opzione spirito ecc
🙂
19/01/2016 at 20:53
allora cercherò di mettere un po’ del gatto in ogni pagina!
18/01/2016 at 15:32
Essendo questo un fantasi, l’alieno lo escludo a priori.
Non so come vuoi continuare la storia ma, per evitare dei “già visti”, voto per spirito/demone/entità fantomatica (fantomatica?)
18/01/2016 at 15:57
bé, il fatto è che ero obbligata di mettere un genere, e se sceglievo Fantascienza erano le altre opzioni che si eliminavano automaticamente. Non sono sicura che basti l’opzione “spirito” per esser sicuri di non cadere nel già visto, ma apprezzo la fiducia. 🙂